lunedì 1 novembre 2010

Fiasco

  
Nome: Fiasco

Autore: Jason Morningstar

Data di Pubblicazione: 2009, in Italia dal Ottobre 2010

Editore: Bully Pulpit Games (importato in Italia da Janus Design)

Prezzo: 25 €

[QUESTA RECENSIONE È OBSOLETA PERCHE' E' ORRENDA. DEVO RISCRIVERLA. LEGGETELA COMUNQUE SE VOLETE, MA SAPPIATE CHE MI DISSOCIO DALLE MIE STESSE PAROLE u_U]

Non finirò mai di lagnarmi del fatto che la mia copia di Fiasco si sia dovuta scontrare con la più tremenda delle pioggie padane che la mia memoria sia in grado di ricordare. Me la sono beccata tutta al Lucca Comics and Games, quest'anno, e in qualche modo il mio zaino impermeabile non ha retto. Il risultato è stato che svariati dei manuali appena acquistati, primo tra tutti Fiasco, si sia irrimediabilmente rovinato in un angolo. Il cartone della copertina in quel punto si è mezzo sciolto, e quando si è seccato ha assunto una forma del tutto nuova.

Se non altro, questo vuol dire che riconoscerò il mio manuale da quelli altrui, senza la necessità di marchiarlo con i fatidici due puntini, che uso come segno di riconoscimento per i miei manuali.

Oggi neanche si era asciugato, che l'ho dovuto leggere a tutta velocità dato che ho scoperto che due dei giocatori dell'abituale gruppo di Cold City mancavano, e Fiasco si prestava come il "tappabuchi" perfetto.

Questo gioco infatti è fatto per gruppi da 3-5 persone, e le sessioni durano, per gruppi esperti, circa due ore, e due e mezza/tre per quelli che si accingono a fare la loro prima sessione. Io non ci credevo, ma vi posso garantire che, come spesso mi accade, pure stavolta il manuale pare avere avuto ragione: in tre giocatori, di cui due non avevano mai sentito parlare del gioco, abbiamo finito di giocare dopo due ore e mezza, e prendendocela pure comoda con i tempi.

E ci siamo pure divertiti come dei matti, diciamolo.

Il gioco crea storie in stile "film dei fratelli Cohen", tipo Fargo o Burn After Reading - A Prova di Spia. Per farla breve, in queste storie si ha un manipolo di personaggi, legati uno all'altro in qualche maniera, che vengono tutti coinvolti, in qualche modo, in un qualche genere di piano tanto ambizioso quanto campato per aria. Intorno alla metà della partita questo piano comincia a fare acqua da tutte le parti, e nella parte conclusiva si risolve in un clamoroso fiasco (da cui il titolo del gioco), in cui tutti i personaggi vengono in qualche modo toccati. Di solito una buona metà dei personaggi ci rimane secca, qualcuno impazzisce o finisce in galera. Sporadici casi vogliono che qualcuno riesca a scampare al vortice di rovina, uscendone più o meno indenne. In casi più unici che rari un personaggio riesce addirittura a uscirne vincitore, e posso con un certo vanto affermare che è stato proprio il caso del mio personaggio, Frank, detto Alastor il Rosso, della sessione di oggi.

Volutamente o meno, le storie che emergono dalle partite a questo gioco mi risulta che siano nella maggior parte dei casi abbastanza "assurde". Magari non si sfora nel trash più totale, ma nella mia esperienza ho visto e sentito parlare di fantomatiche "maledizioni di Montezuma", pinguini bomba radioattivi, e rock band in cui i giovani membri del gruppo faticano a tenere a bada la loro libido.

Da qualche giorno Fiasco è in vendita pure in italiano, per opera di Janus Design. Non mi risulta ci siano molte variazioni tra la versione di Fiasco italica e quella in lingua originale, il che, ammetto, mi ha stupito un po'.

Nel corso del 2010 Jason Morningstar, l'autore del gioco, ha fatto uscire a cadenza mensile vari scenari di gioco, alcuni prodotti da lui, altri dai fan. Molti sono poi gli scenari prodotti dai fan che non sono stati distribuiti con la tecnica del "Playset of the Month", per giunta anche in lingua italica (so di uno scenario che ricrea, ad esempio, l'ambientazione di Vampiri: La Masquerade). Questo perchè creare scenari è piuttosto semplice, checchè mi risulti.

Mi aspettavo dunque che, un po' come accaduto con Non Cedere Al Sonno, Janus Design intendesse introdurre nel manuale alcuni contenuti extra, come appunto un certo numero di scenari extra, magari autoprodotti, oppure una traduzione di quelli usciti nel corso degli ultimi mesi. Effettivamente uno scenario extra, allegato assieme al gioco, c'è, ma è appunto solo uno. Sarò una dannata sanguisuga, ma mi aspettavo di trovarne almeno tre, vista appunto la quantità di piacevole materiale extra di cui era stato farcito Non Cedere Al Sonno.

Di buono comunque c'è che questi scenari si trovano senza difficoltà sul sito dell'autore, anche se in lingua originale talvolta ne è un po' complicato l'utilizzo (quello del Transatlantico, oggi, ci ha appunto dato un po' di problemi).

Il sistema è, direi, a prova di coglione, anche se ammetto che alcuni punti sono un po' nebulosi (ho dovuto porre un paio di domande relative al momento della Crisi agli editori), anche se bene o male si riesce a intuire come procedere col gioco senza troppe complicazioni. O forse sono solo io che vado in tilt quando ci sono le regole troppo semplici.

Semplicemente il gioco è una sequenza di scene in cui ogni giocatore, a turno, fà da protagonista, e sceglie se creare la scena, oppure sceglierne l'esito (positivo o negativo) per il proprio personaggio. Piano piano tutti gli elementi che legano i personaggi entrano in gioco, e si arriva al momento della crisi, in cui un po' di carne viene aggiunta sul fuoco, per poi far riprendere i giochi ancora più ferocemente di come sono cominciati.

Tiriamo le somme, dunque.

PRO:
- Perfetto per one-shot e tappabuchi. Rapidissimo anche se si ha appena finito di leggere il manuale, e per giunta di getto;
- Lo stile assurdo e disastroso delle storie che nascono giocandoci non può non piacere;
- Gran quantità di scenari tra cui scegliere...

CONTRO:
- ...di cui pochi in italiano;
- Il sistema, così aperto e praticamente privo di dadi, per non parlare di valori scritti (non ci sono schede, solo post-it) può essere una secchiata d'acqua ghiacciata per quei giocatori nuovi al genere;
- Un paio di regolette mi sono parse un po' nebulose;
- Prezzo curiosamente abbastanza elevato per la media dei giochi del genere, a parità di spessore del manuale.

SINTESI:
Fiasco è fantastico. L'ho giocato un paio di volte, e solo una volta fino in fondo, e non ha mai sbagliato un colpo. Ho tuttavia il sospetto che per alcuni aspetti non si presti del tutto ad essere utilizzato come iniziazione al genere dei giochi narrativisti. Le regole sono semplici, ma al tempo stesso così aperte da poter mettere in difficoltà per qualche istante il giocatore abituato alle salde regole legate a dadi e valori scritti su una scheda. È ad ogni modo il classico gioco da "avere dietro quando serve", per quanto manca un giocatore e non si vuole sprecare il pomeriggio, data la sua capacità di divertire in poche ore di gioco, fin dalla preparazione della partita.

1 commento:

  1. Questa recensione ha qualcosa che non va. Tipo che mi fa cagare. Prima o poi dovrò decidermi a restaurarla.

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